Dischi
Lorenzo Hengeller
Frasi fatte
Lorenzo Hengeller (voce e piano), Daniele Sorrentino (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria) e
SPECIAL GUEST: Stefano Bollani, Valentina Cenni, David Riondino e Matteo Ruperto (coro), Gianfranco Campagnoli (tromba) e Gigi Patierno (clarinetto)
Frasi fatte è il nuovo singolo di Lorenzo Hengeller (Jando Music/Encore Music) in uscita su tutti gli store digitali venerdì 19 aprile, con una ritmica di tutto rispetto composta da Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi del Prete alla batteria.
Ad accompagnare la nuova release del "cantapianista", a dispetto del cognome, napoletano di nascita ma non di professione, tanti special guest d'eccezione: Stefano Bollani, Valentina Cenni, David Riondino e Matteo Ruperto ai cori, Gianfranco Campagnoli alla tromba e Gigi Patierno al clarinetto.
“A tien’ na’ cosa a’ raccuntà?”, “Sulo e’ strunz vann a Roma!”, da queste due frasi, tratte dal film di Sorrentino, parte l’ispirazione di Hengeller per scrivere questo singolo - e poi anche tutto il disco, in uscita a maggio e prodotto da Jando Music/Encore Music - che tratteggia per l’appunto il proprio recente trasferimento nella Capitale, raccontato attraverso la sua consueta lente ironica, leggera ma da osservatore critico.
La “frase fatta” diventa spesso il rifugio di chi non ha idee proprie o risposte emotivamente soddisfacenti, così nasce il ritornello del brano come presa in giro ad un bestiario in uso fatto di locuzioni come: “tanto col treno Napoli Roma è solo un’ora e dieci / work in progress / stay tuned / ciao teso / ciao guys / adoro / non autorizzo facebook / profili unofficial di gente che ha profili official con tre follower / tortino al cioccolato dal cuore caldo / a Napoli le case sono tutte di tufo, fresche d’estate e calde d’inverno / questo concerto di stasera potremmo definirlo un viaggio. Oppure citazioni cheap o colte, ma sbagliate come: “è fidanzata ma tanto non sono geloso / patrimonio dell’Unescu / carpem diem”.
Hengeller conferma con questo nuovo album il suo percorso di crooner ironico sulle orme di Carosone e Luttazzi. Questa volta maggiormente autobiografico, con la complicità nei testi di David Riondino, l'artista unisce storie di personalità inventate a personaggi realmente esistenti.
“L’ironia e lo swing si annidano sempre nel passo falso della certezza: sono uno sgambetto al punto esclamativo”, dice Hengeller nel raccontare il progetto che ha comunque, e come sempre, al centro il pianoforte, definendosi principalmente “un pianista che canta”.
Stefano Bollani dice di lui: “Lorenzo Hengeller è un giovanotto matto con la passione per l’umorismo – quello sano: quello di Luttazzi, di Carosone – e da questa passione per il jazz e per le musiche vive, divertenti, nasce questo personaggio, Hengeller, con questo nome così tipicamente napoletano, che, come sanno tutti a Napoli, è il nome delle sfogliatelle. Ascoltatelo, ché vi divertite, perché Lorenzo è fortissimo!”
Musica e arrangiamenti di Lorenzo Hengeller
Testi di David Riondino e Lorenzo Hengeller
Ingegnere del suono: Roberto Lioli
Registrato @Casa del Jazz (Roma)
Artwork: Riccardo Gola
Ufficio Stampa: Letizia D’Amato
Social Media Manager: Cristiana Piraino
Una produzione Jando Music|Encore Music
Enzo Pietropaoli
NAKED
Frutto di un'idea nata circa sei anni fa, NAKED, rispetto ad altri progetti di Pietropaoli, ha avuto bisogno di più tempo per maturare e arrivare alla sua realizzazione. È come se fosse stato necessario, per la sua anima, ritagliarsi un nuovo spazio musicale, allargare la sfera espressiva scrivendo dei testi, questa volta in inglese, come ad amplificare il senso di svelarsi e nascondersi.
La forma canzone è sempre stata presente nella storia musicale di Pietropaoli, sia nelle collaborazioni che nei suoi progetti, fino al suo più recente album, Yatra Songs.
NAKED mette a nudo l’interiorità dell’autore, le sue convinzioni, ma soprattutto le sue contraddizioni; i testi parlano di astrazione, disincanto e allo stesso tempo, di reazione e voglia di cambiamento. La cifra stilistica è quella consolidata in tanti anni di scrittura, mentre la vera differenza, in NAKED, è l’abito che indossa la sua musica, fatto di colori accesi, di luci e di sorprese timbriche, ricercate attraverso l’uso di strumenti prevalentemente non acustici, dal basso elettrico alle tastiere alla batteria digitale.
Con Pietropaoli, come spesso accade, suonano il presente e il passato. Il presente è la talentuosa Olivia Trummer: una voce limpida che vive con passione la profondità dei testi; il suono delle sue tastiere è filtrato attraverso una mente pianistica, gli assolo si sviluppano con un linguaggio contemporaneo e mai iconografico di un certo genere o di una certa epoca. Il rapporto con il passato è assicurato da Marcello Di Leonardo, con cui Pietropaoli ha condiviso molti progetti: il suo contributo ritmico è pregevole, antico e moderno allo stesso tempo, in sintonia con la direzione musicale, senza mai entrare in competizione con l’elettronica.
Marcello Di Leonardo
The Magic Box
Rick Margitza - sax tenore
Julian Olivier Mazzariello - piano
Dario Rosciglione - contrabbasso
Marcello Di Leonardo presenta alla Casa del Jazz il suo primo progetto discografico da leader (Jando Music/Via Veneto Jazz). Batterista tra i più apprezzati nello scenario jazz Italiano e non, per il suo primo cd chiama una leggenda del jazz, il sassofonista Rick Margitza (Miles Davis, Maria Schneider, Steps Ahead), e completa la sezione ritmica con due maestri nei loro strumenti, Dario Rosciglione al contrabbasso e Julian Oliver Mazzariello al piano. Registrato negli studi della Casa del Jazz, The Magic Box propone tutti brani originali composti da Di Leonardo che ci faranno viaggiare negli anni ’60 e ’70 quando il jazz era la colonna sonora dei film più belli (ascoltare la accattivante bossa di PicNic per credere).
1) Picnic 05:49
2) The Magic Box 04:39
3) Pandance 04:38
4) The Smoker 03:51
5) North 07:12
6) Café Au Lait 05:01
7) Doctor B 03:25
8) Elsewhere 04:09
Giovanni e Matteo Cutello
Chicco’s Blues
Giovanni Cutello, Sax Alto
Matteo Cutello, Tromba
Special Guests
Stefano Di Battista, Sax alto
Alex Britti, Chitarra elettrica
e con
Andrea Rea, Piano
Daniele Sorrentino, Contrabbasso
Luigi Del Prete, Batteria
Esce a marzo 2024 il nuovo progetto discografico degli astri nascenti del jazz Italiano: i fratelli Giovanni e Matteo Cutello.
Il primo singolo Chicco’s Blues, in uscita il 15 marzo in tutti gli stores digitali, viene lanciato con due featuring di eccezione Alex Britti e Stefano Di Battista ed una ritmica di tutto rispetto composta da Andrea Rea al piano, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi del Prete alla batteria.
Dalla banda del loro paese di origine in Sicilia, i fratelli Giovanni e Matteo Cutello arrivano al Berklee College of Music e sono subito catapultati sui palchi più importanti del jazz Italiano. Renzo Arbore ed Enrico Rava già li considerano (ad appena 24 anni…) il futuro del jazz Italiano e Stefano Di Battista li guida ora artisticamente in questo progetto discografico.
Fabio Zeppetella
Jazz Masters
Dado Moroni
Ares Tavolazzi
Fabrizio Sferra
Jazz Masters, il nuovo album del grande chitarrista e compositore Fabio Zeppetella: un nuovo progetto prodotto da Jando Music – Via Veneto Jazz, che nasce dalla collaborazione con uno dei più importanti pianisti della scena italiana e internazionale: Dado Moroni.
Presentato live la sera del 30 novembre 2023 alla Casa del Jazz di Roma, Jazz Masters ha una forte connotazione jazz, con brani originali firmati da Zeppetella che mantengono uno sguardo fisso sul lirismo tipico della sua poetica compositiva e si avvalgono di due ulteriori eccellenti strumentisti, nonché storici punti di riferimento del jazz italiano: il contrabbassista Ares Tavolazzi e il batterista Fabrizio Sferra, che più volte hanno collaborato con Zeppetella, sin dal primo album Moving Lines (1995) registrato insieme a Kenny Wheeler.
Swing e groove sono i fattori dominanti di questo nuovo progetto, dove l’energia che si sprigiona dalla pulsazione ci riporta ai valori e alla forza del jazz tradizionale, e ai maestri a cui è dedicato il disco: tra loro Miles Davis, John Coltrane, Charlie Parker e Thelonious Monk.
Tra i migliori chitarristi e compositori italiani, Fabio Zeppetella si è affermato nella scena jazz nazionale ed europea grazie alla sua tecnica ineccepibile e alla sua sensibilità musicale, con cui ha sviluppato un linguaggio e un suono unico e personale, passando dalla tradizione e dalla musica di maestri come Charlie Christian e Wes Montgomery all’evocazione del be-bop e dell’hard-bop degli anni ’60.
Nel suo fraseggio si scoprono gli aspetti dominanti di un linguaggio mai scontato, a volte virtuoso a volte dolce ma sempre essenziale, dimostrando una particolare attenzione al significato delle singole note e delle “linee in movimento” che da esse vengono prodotte. Le sue caratteristiche dominanti sono costituite dalla freschezza e dalla forza insite nel modo originale di interpretare la musica, e da un particolare lirismo nel quale appare evidente la volontà di ricercare un legame tra poesia e musica. Il suo dinamismo e la sua poliedricità si concretizzano nell’adesione a numerosi progetti musicali che vanno dal jazz puro alle contaminazioni con il funk e l’R&B.
Numerose le collaborazioni con Kenny Wheeler, Lee Konitz, Tom Harrell, Enrico Rava, Paolo Fresu, Aldo Romano, Joey DeFrancesco, Roberto Gatto, Danilo Rea, Steve Grossman, Javier Girotto, Nicola Stilo, Stefano Bollani, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Stefano Di Battista, Maurizio Giammarco, Gianluca Petrella, Fabrizio Sferra, Ares Tavolazzi, Ramberto Ciammarughi, Heyn Van De Geyn, Emmanuel Bex e molti altri.